Attraverso lo specchio
Rivista di Psicoterapia Relazionale
L’Istituto cura la pubblicazione della Rivista di Psicoterapia Relazionale.
La Rivista, nata nel 1982 con il nome di Attraverso lo Specchio, affronta temi di grande interesse con gli strumenti offerti dalla prospettiva relazionale e persegue la scelta di trattarli con un taglio eminentemente pratico e attraverso un carattere monografico.
La rivista negli anni
2022
- Rivista n. 54
(n. 54 del 2022) - Rivista n. 55
(n. 55 del 2022)
2021
- Rivista n. 53
(n. 53 del 2021) - Rivista n. 54
(n. 54 del 2021)
2020
- Rivista n. 51
(n. 51 del 2020) - Rivista n. 52
(n. 52 del 2020)
2019
- Rivista n. 49
(n. 49 del 2019) - Rivista n. 50
(n. 50 del 2019)
2018
- Rivista n. 47
(n. 47 del 2018) - Rivista n. 48
(n. 48 del 2018)
2017
- Rivista n. 45
(n. 45 del 2017) - Rivista n. 46
(n. 46 del 2017)
2016
- Rivista n. 43
(n. 43 del 2016) - Rivista n. 44
(n. 44 del 2016)
2015
- Rivista n. 42 – numero speciale
(n. 42 gennaio-giugno 2015) - Rivista n. 41 – numero speciale
(n. 41 gennaio-giugno 2015)
2014
- Rvista n. 40
(n. 40 luglio-dicembre 2014) - Rivista n. 39
(n. 39 gennaio-giugno 2014)
2013
- Rivista n. 38
(n. 38 luglio-dicembre 2013) - Rivista n. 37
(n. 37 gennaio-giugno 2013)
2012
- Rivista n. 36
(n. 36 luglio-dicembre 2012) - Rivista n. 35
(n. 35 gennaio-giugno 2012)
2011
- Linguaggi dell’intimità
(n. 34 luglio-dicembre 2011) - Genitorialità e Coniugalità: i figli nella coppia
(n. 33 gennaio-giugno 2011)
2010
- Segreti e Traumi
(n. 32 luglio-dicembre 2010) - Immigrazione e Multiculturaltà
(n. 31 gennaio-giugno 2010)
2009
- Relazioni di Genere
(n. 30 luglio-dicembre 2009) - Famiglie e Disturbi dell’alimentazione: Clinica e Ricerca
(n. 29 gennaio-giugno 2009)
2008
- Appartenenza e separazione Storie e favole
(n. 28 luglio-dicembre 2008) - La mente ecologica – Seconda parte
(n. 27 gennaio-giugno 2008)
2007
- La mente ecologica – Prima parte
(n. 26 gennaio-giugno 2007) - La terapia direttiva:un contributo a Jay Haley
(n. 25 gennaio-giugno 2007)
2006
- Nodi problematici nella clinica e nella formazione
(n. 24 lulglio-dicembre 2006) - Segreti e miti nella famiglia
(n. 23 gennaio–giugno 2006)
2005
- Le sedie scomode del terapeuta: nodi problematici della Terapia Familiare
(n. 22 luglio–dicembre 2005) - Resilienza e risorse della famiglia
(n. 21 gennaio-giugno 2005)
2004
- La famiglia come a nei diversi contesti terapeutici
(n. 20, luglio-dicembre 2004) - L’eredità di Gregory Bateson
(n. 19, gennaio-giugno 2004)
2003
- Il disagio nella coppia
(n. 18, luglio-dicembre 2003) - La relazione di coppia
(n. 17, gennaio-giugno 2003)
2002
- Famiglie, generazioni e terapeuti: formazione e terapia familiare multigenerazionale
(n. 16, luglio-dicembre 2002) - Violenza e famiglia
(n.15, gennaio-giugno 2002)
2001
- Ricerca e psicoterapia della famiglia
(n.14, luglio-dicembre 2001) - Il trattamento delle fobie e dei disturbi d’ansia
(n.13, gennaio-giugno 2001)
2000
- La supervisione in terapia familiare
(n.12, luglio-dicembre 2000) - Terapia sistemica con la famiglia e con l’individuo
(n.11, gennaio-giugno 2000)
1999
- L’alleanza con la famiglia nei servizi
(n.10, luglio-dicembre 1999) - I disturbi di personalità
(n.9, gennaio-giugno 1999)
1998
- Gregory Bateson: rigore e immaginazione
(n.8, luglio-dicembre 1998) - Il setting
(n.7, gennaio-giugno 1998)
1997
- La coppia
(n.6, luglio-dicembre 1997) - Adolescenza
(n.5, gennaio-giugno 1997)
1996
- Le matrici relazionali delle psicoterapie individuali
(n.4, luglio-dicembre 1996) - La terapia simbolico esperienziale di Carl A. Whitaker
(n.3, gennaio-giugno 1996)
1995
- Separazione coniugale e mediazione familiare
(n.2, luglio-dicembre 1995) - La descrizione della famiglia
(n° 1 Gennaio-Giugno 1995)
Libri e lavori pubblicati
Dall’intersoggettività all’intimità.Un itinerario nella relazionalità umana tra ricerca psicologica e neuroscienze
Autori: Danilo Solfaroli Camillocci
Collana: Pratica clinica
Argomenti: Psichiatria, neuropsichiatria, neuroscienze, psicofisiologia, psicobiologia – Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Editore: Franco Angeli
Pubblicazione: 2022
Lo studio dell’intersoggettività è sempre più al centro dell’interesse di psicologi, psichiatri, sociologi e, più in generale, di chiunque si occupi di relazioni umane. Se la ricerca psicologica e le neuroscienze hanno messo in luce una partecipazione del bambino alla costruzione del proprio mondo relazionale assai più precoce e attiva di quanto si pensasse in precedenza, dall’altra parte la ricerca sociologica ha evidenziato la centralità del bisogno di intimità che donne e uomini cercano nei loro legami.
L’interazione tra il bambino e il suo agente di cura realizza un processo di comunione capace di promuovere una più ampia individuazione di entrambi. Il tema centrale di questo processo è la sintonia che si crea tra soggetti che condividono la propria esperienza del mondo e gli stati d’animo che ne originano.
Questa sintonia favorisce i processi di attaccamento e introduce all’intimità psichica. È difficile definire cosa sia l’intimità, concetto multidimensionale e culturalmente connotato. Anche all’interno di una stessa cultura, ciascuno ha una propria concezione dell’intimità legata alla sua storia, ai valori di cui è espressione e alla sua sensibilità di genere. Al contempo ricercata e temuta, l’intimità è la risposta a una serie di bisogni umani fondamentali, capace di compensare l’impatto negativo dello stress. La ricerca neurobiologica conferma infatti che prossimità sociale e fattori ormonali sono alla base della regolazione delle emozioni.
Ma cosa accade se la ricerca di sintonia si spezza e con essa l’intimità? Le testimonianze di alcuni giovani pazienti e l’analisi di alcune caratteristiche che sembrano accomunare le loro esperienze di vita enfatizzano il ruolo che gli studi sull’intersoggettività e sull’intimità potrebbero rivestire nel far emergere aspetti inesplorati, fragilità, incongruenze, ambiguità che caratterizzano le interazioni delle triadi familiari fin dal loro nascere.
Biografia degli autori
Danilo Solfaroli Camillocci, psicologo e psicoterapeuta, è didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Dal 2002 al 2008 è stato presidente della Società Italiana di Psicoterapia Relazionale e Sistemica. È autore di varie pubblicazioni, tra cui, per i nostri tipi: Up & Down. Solitudine e potere nella coppia (2010); La triade schizofrenica (2006) con Gaspare Vella; Identità e relazioni (2001) con Enrico Visani.
La relazione come terapia. Una rilettura sistemica di concetti, modelli e strumenti
Autori: Carmelo Panebianco, Lidia Manganaro, Paola Siracusano
Collana: Psiche e dintorni
Argomenti: Psicologia – Psicologia clinica – Psicoterapia familiare e sistemica – Realzione Terapeutica
Editore: Alpes Italia
Pubblicazione: 2022
Questo libro nasce dall’individuazione di alcuni concetti anacronistici nella letteratura sistemico-relazionale, colti nel corso dell’esperienza didattica e grazie ai recenti contributi epistemologici. Lo sforzo è stato quello di suggerire possibili riletture di concetti, modelli e strumenti. Attraverso dei casi clinici, abbiamo evidenziato l’importanza di una dettagliata descrizione dell’aspetto pragmatico del sintomo, per facilitare l’individuazione delle funzioni che il sintomo stesso svolge all’interno di un sistema (funzione morfostatica, morfogenetica, metaforica). Abbiamo riproposto la teoria del Processo di Reciproco Adattamento (PRA) per evidenziare come in un contesto psicoterapico, i Processi di Reciproco Adattamento tra terapeuta e paziente, possano attivare e promuovere Processi di Reciproco Cambiamento. Abbiamo infine illustrato un intero processo terapeutico, vissuto e osservato attraverso tre contesti fisici (dietro lo specchio, dentro e fuori la stanza di terapia), in cui tre diversi sistemi (pazienti, terapeuti e osservatori) si incontrano e interagiscono, determinando vissuti e risonanze che si intrecciano su molteplici livelli di complessità.
Biografia degli autori
Carmelo Panebianco Psicologo specializzato in Psicoterapia Sistemico-Relazionale e in Ipnosi Eriksoniana. Didatta-Supervisore dell’Istituto Italiano Psicoterapia Relazionale e Responsabile della sede di Messina. Dirigente Psicologo ASP di Messina dal 1993 al 2021. Per il quadriennio 2017/2021 è stato eletto nel Consiglio di Indirizzo dell’Enpap. Nel dicembre 2019 è stato eletto nel Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia e ricopre la carica di Vicepresidente.
Ha pubblicato con M. Gumina: Elementi di Psicologia e Psicopatologia (Anvied, 1989). Ha curato con altri Autori: Genitori e figli: la salute mentale nelle relazioni familiari (Auxis, 1993). Ha pubblicato con altri Autori: “Il segreto in terapia: due casi clinici” in: La prospettiva relazionale (Wichting, 1994); “Quale contesto del Sé? Una ricerca sulla percezione della famiglia negli adolescenti” in: Identità e Relazioni (F. Angeli, 2001); “La relazione è creatività: un processo di reciproco adattamento” in: L’universo ritrovato: Relazione e creatività (Bonanno, 2011). È Autore di 5 articoli nella rivista Psicoterapia Relazionale (F. Angeli).
Lidia Manganaro Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale. Dal 2016 lavora come psicologa in progetti di inclusione sociale rivolti a soggetti in condizione di svantaggio socio economico e vulnerabilità psicologica. Dal 2018 al 2021 ha ricoperto il ruolo di tutor clinico presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale, sede di Messina. Nel 2021 si è occupata di supporto psicologico ai pazienti Covid per conto dell’Asp di Messina.
Paola Siracusano Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale. Didatta-Supervisore dell’Istituto Italiano Psicoterapia Relazionale e Coordinatrice della sede di Messina. Ha conseguito: Master 2° livello in ipnosi Ericksoniana; Master Universitario di 2° livello “Esperto in orientamento scolastico-professionale”. Da Gennaio 2014 ad Aprile 2016 ha ricoperto la carica di Consigliere all’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia. Dal 2013 al 2017 ha svolto supporto psicologico individuale e gestione gruppi di sostegno con pazienti con Sclerosi Multipla presso AISM di Messina.
Il segreto. La complessità nascosta nel sistema familiare
Autori: Camillo Loriedo, Chiara Angiolari
Collana: Psicologia clinica e psicoterapia
Argomenti: Psicologia – Psicologia clinica – Psicoterapia e Psicoanalisi – Psicoterapia individuale – Psicoterapia familiare e sistemica – Psicoterapia di coppia
Editore: Raffaello Cortina Editore
Pubblicazione: 02/2021
Considerati fondamentali per la comprensione e la cura dei disagi individuali e interpersonali, i segreti hanno occupato un ruolo centrale nella psicoterapia fin dalle sue origini, tanto da indurre molti ad attribuire alla loro conoscenza e al loro svelamento il ruolo di fattori essenziali per la guarigione. In questo volume gli autori analizzano la struttura complessa del segreto e la sua natura etimologicamente e pragmaticamente duplice, in grado di determinare effetti relazionali sia lesivi sia protettivi. Le differenti forme di legami funzionali e disfunzionali, i più frequenti pattern relazionali, insieme ad alcune specifiche configurazioni familiari, vengono rivisitati alla luce della visione complessa del segreto.
Gli psicoterapeuti che lavorano con famiglie, coppie o individui rischiano spesso di subire l’effetto paralizzante del segreto, la sensazione di non capire o di non sapere come agire. Ignorati per decenni dalla letteratura del settore, impegnata nella ricerca della rivelazione a ogni costo, i problemi di gestione e, soprattutto, il bisogno di concrete indicazioni per sciogliere i nodi creati dalla segretezza, vengono posti qui all’attenzione dei clinici per cambiare, grazie a una visione complessa, le relazioni disfunzionali che ne derivano.
“Il volume di Loriedo e Angiolari colma un vuoto imperdonabile della letteratura sistemico-relazionale su un tema tanto fondamentale quanto controverso all’interno delle relazioni familiari.” Maurizio Andolfi
Biografia degli autori
Camillo Loriedo, psichiatra e psicoterapeuta, è direttore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma e presidente della Società italiana di psicoterapia (SIPSIC). Già professore associato di Psichiatria alla “Sapienza” Università di Roma, è attualmente docente di Psicologia clinica e Neuropsichiatria infantile presso la stessa università. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il segreto (con C. Angiolari, 2021).
Chiara Angiolari, psicologa e psicoterapeuta, è socio fondatore del Centro studi e ricerche per la psicoterapia della coppia e della famiglia di Roma e didatta supervisore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il segreto (con C. Loriedo, 2021).
La supervisione come pratica sistemica
Autori e curatori: Giovanni Madonna
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 178, 1a edizione 2020
Caratterizzato da uno spiccato carattere clinico, questo libro descrive l’esperienza di un percorso di supervisione condotto da Giovanni Madonna.
Al percorso hanno partecipato sei psicoterapeute che hanno successivamente scritto, ciascuna, un capitolo relativo a uno dei casi presentati e discussi negli incontri del gruppo di supervisione: Filomena Annigliato, Annalisa Cocozza, Roberta De Martino, Saveria Giordano, Isabella Parascandolo e Rosanna Olivieri.
Successivamente, altre due psicoterapeute, Antonietta Bozzaotra e Chiara Cicala, si sono occupate della redazione di due capitoli di commento ai processi di supervisione presentati.
Nel saggio introduttivo Giovanni Madonna, in chiave di ecologia della mente, descrive il processo della supervisione come centrato sulla ricerca e sull’esplorazione delle interfacce ovvero dei “luoghi” dell’interazione sistemica, “luoghi” che, insieme, distinguono e connettono il dentro e il fuori, e che asseriscono identità e, insieme, appartenenza al tutto più ampio.
Propone, dunque, che il processo presentato possa essere definito come supervisione connettiva o riconnettiva e possa essere considerato come una pratica sistemica, ovvero come una delle pratiche che possono aiutare uno psicoterapeuta a non smarrire, a trovare o a ritrovare la possibilità di cogliere l’unità e l’inseparabilità del mondo del processo mentale, la possibilità di sentirsi, dunque, parte di un tutto più ampio che lo comprende, a partire dal piccolo ‘tutto’ che lo comprende insieme al suo paziente. Egli suggerisce, infine, il coltivare umiltà, il coltivare attenzione – un’attenzione complessa che denomina attenzione fluttuante multifocale – e il coltivare sollecitudine come aspetti costitutivi e centrali in un processo di supervisione a carattere connettivo.
Giovanni Madonna (1956), psicologo-psicoterapeuta, didatta responsabile della sede di Napoli dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Per i nostri tipi ha pubblicato La psicologia ecologica (2010), La psicoterapia attraverso Bateson (2013), con F. Nasti Della separazione e della riconnessione (2015), con coll. Sogno, guarigione e cura (2017) e con R. De Martino Verso una clinica delle macroecologie (2017).
Differenze e somiglianze fra famiglie cliniche e non cliniche
Autori: Enrico Visani, Camillo Loriedo, Santo Di Nuovo, Renato Minichinheri, Federica Seravelli, Claudia Agostino, Carla Ferrara
Terapia Familiare – Rivista Interdisciplinare di Ricerca e intervento Relazionale
numero 122 anno XLIII – marzo 2020 – pag. 93
Verso una clinica delle macroecologie. L’intervento clinico psicologico nei grandi sistemi viventi: il caso di Napoli in Treatment
Autori e curatori: Giovanni Madonna e Roberta De Martino
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 140, 1a edizione 2017
La patologia relativa alle macroecologie (i grandi sistemi viventi che includono la civiltà umana che in essi si è sviluppata) attiene, secondo Giovanni Madonna, alla scelta sbagliata dell’unità che noi umani percepiamo e pensiamo sensata quando perseguiamo la nostra sopravvivenza, il nostro benessere o il nostro interesse.
Tale patologia implica un’alterazione disfunzionale dell’economia della flessibilità che può percorrere due vie. La prima via comporta il formare troppo rapidamente nuove abitudini di pensiero; la seconda il perdere troppo rapidamente vecchie abitudini di pensiero. Le due vie sono analoghe a quelle che in patologia individuale portano a esiti definibili come “schizofrenia” e “psicopatia”.
A fronte della gravità della patologia considerata, Madonna sostiene la possibilità/necessità di un’assunzione di responsabilità sociale da parte di psicologi e psicoterapeuti e descrive le caratteristiche dell’intervento clinico psicologico da rivolgere alle macroecologie.
Nella seconda parte del libro, Roberta De Martino illustra Napoli in Treatment (NIT), intervento rivolto a una macroecologia, la città di Napoli, e ispirato alle idee esposte nella prima parte del testo. L’intervento, che ha raggiunto centinaia di migliaia di cittadini, si è avvalso di una “psicofiction” in cui la città si sottopone a psicoterapia. Si è trattato di un intervento in cui l’inedito format ha veicolato un lavoro di riconnessione fra le narrazioni idealizzanti e quelle squalificanti della città.
NIT è stato ideato estendendo a una macroecologia la teorizzazione proposta da Madonna in relazione ai piccoli sistemi viventi di tradizionale competenza clinica e relativa ai processi dell’ammalarsi e del guarire/curare
Giovanni Madonna, psicologo-psicoterapeuta, didatta responsabile della sede di Napoli dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale (IIPR). Per i nostri tipi ha pubblicato La psicologia ecologica (2010), La psicoterapia attraverso Bateson (2013), con F. Nasti Della separazione e della riconnessione (2015) e con coll. Sogno, guarigione e cura (2017).
Roberta De Martino, psicologa-psicoterapeuta, giornalista, allieva didatta della sede di Napoli dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazione (IIPR), presidente dell’associazione NIT. Ha ideato il progetto Napoli in Treatment e collaborato a Sogno, guarigione e cura (2017).
Sogno, guarigione e cura. Una teoria sistemico-relazionale in chiave di Ecologia della mente
Autori e curatori: Giovanni Madonna
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 180, 1a edizione 2017
Questo libro rappresenta un contributo allo “sdoganamento” del sogno nell’approccio sistemico-relazionale.
Gli psicoterapeuti che adottano questo approccio, nella maggior parte dei casi, trascurano i sogni dei loro pazienti, o, al massimo, vi prestano attenzione ma facendo riferimento a teorie del sogno di diversa matrice epistemologica.
Lo scopo fondamentale di questo lavoro è quello di proporre una teoria sistemico-relazionale del sogno colmando una perniciosa lacuna dell’apparato teorico dell’approccio. In questa impresa Giovanni Madonna è affiancato da un gruppo di collaboratori.
I primi capitoli che seguono l’introduzione hanno carattere storico e sono relativi al vasto corpo di idee nel quale una teoria sistemico-relazionale del sogno può affondare le sue radici.
I successivi hanno carattere teorico-epistemologico e clinico. In questi, viene presentata una teoria, articolata in sei tesi, che propone il sogno in termini di rinarrazione autoriparativa, vengono discusse le implicazioni cliniche della teoria e vengono presentati numerosi casi che illustrano l’uso della teoria nei processi psicoterapeutici.
Segue un capitolo dal carattere teorico-epistemologico e clinico in cui si discute il tema dei processi estremi di rinarrazione autoriparativa connessi con l’attesa della morte.
Infine, il decimo capitolo estende l’uso della teoria presentata a un ambito di riflessione, quello delle arti figurative, che non rientra nella clinica stricto sensu.
Giovanni Madonna, didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale e responsabile della sede napoletana dell’istituto, è autore di numerose pubblicazioni di psicologia, psicoterapia ed epistemologia sistemica, tra cui, per i nostri tipi, La psicologia ecologica (2010), La psicoterapia attraverso Bateson (2013) e, con Francesca Nasti, Della separazione e della riconnessione (2015).
Dagli interventi paradossali alle narrazioni molteplici.
40 anni di psicoterapia relazionale sistemica
Autori e curatori: Camillo Loriedo e Chiara Angiolari
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 336, 1a edizione 2015
L’integrazione fra le due anime della psicoterapia familiare, quella fondata sull’analisi delle interazioni e sull’elaborazione di accurati interventi finalizzati al cambiamento e quella maggiormente attenta alla dimensione transgenerazionale e alla centralità del mondo emotivo e dei significati, ha rappresentato una caratteristica distintiva dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale.
L’occasione della celebrazione dei 40 anni della sua fondazione ha stimolato la rilettura dei lavori prodotti dai didatti “storici” dell’Istituto, valorizzando alcune costanti che si sono sviluppate all’interno di una precisa cornice epistemologica: la centralità della persona del terapeuta come strumento di risonanza e di riflessione per la comprensione dei nodi emotivi della famiglia, e l’attenzione alle tecniche e al loro utilizzo nel rispetto dei vincoli contestuali. Tali costanti si sono coniugate con le specificità dei diversi campi operativi e la teoria della complessità ha consentito una maggiore comprensione della sofferenza mentale, integrando il mondo rappresentazionale dell’individuo con le interazioni e le narrazioni della famiglia.
Camillo Loriedo direttore scientifico e didattico dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Professore associato di Psichiatria e vicedirettore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università La Sapienza. Direttore UOC di Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione del Policlinico Umberto I, Roma. Fondatore e presidente della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC) e della Società Italiana Milton Erickson (SIME). Fondatore e past-president della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale (SIPPR) e della Federazione Italiana Associazioni di Psicoterapia (FIAP). Direttore responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Vincitore del Milton Erickson Lifetime Achievement Award for outstanding contribution to the field of psychotherapy.
Chiara Angiolari psicologo e psicoterapeuta. Socio fondatore del Centro Studi e Ricerche per la Psicoterapia della Coppia e della Famiglia di Roma. Didatta e supervisore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Vicedirettore della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Consulente psicologo presso il Centro di Riabilitazione della Uildm, Lazio. Svolge la sua attività libero-professionale a Roma.
Della separazione e della Riconnessione
Autori e curatori: Giovanni Madonna e Francesca Nasti
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Teorie e tecniche del colloquio psicologico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 184, 1a edizione 2015
Con questo libro – che si colloca in maniera chiara e dichiarata entro la matrice epistemologica batesoniana – Giovanni Madonna e Francesca Nasti propongono un modo di pensare al processo dell’ammalarsi e al connesso processo del guarire/curare che rappresenta un contributo a ritrovare, riaffermare e sviluppare la natura originaria e rivoluzionaria dell’approccio sistemico-relazionale.
La proposta degli Autori si pone come correttivo della deriva tecnicistico/strategica che si è potuta osservare negli ultimi decenni e che ha semplificato e banalizzato l’approccio sistemico-relazionale separandolo dalla sua fondamentale matrice epistemologica o riducendo quest’ultima a un vago punto di riferimento ideale.
Giovanni Madonna e Francesca Nasti propongono un’esplorazione del territorio clinico presentando “stralci” di conversazione estratti da alcune psicoterapie e offrono, in tal modo, una descrizione “ostensiva” della pratica clinica che consente al lettore di entrare nelle sue pieghe sottili senza perdere di vista la connessione con il territorio teorico/epistemologico da cui ha avuto inizio l’esplorazione.
Che alcuni fra gli interventi clinici presentati possano essere considerati anche come enunciazioni teoriche attiene al fatto che l’epistemologia è intimamente connessa con la clinica: da un lato con il processo dell’ammalarsi e dall’altro con il processo del guarire/curare. L’ammalarsi, infatti, ha a che fare con gli errori epistemologici e il guarire/curare ha a che fare con la correzione di tali errori e delle loro implicazioni.
Giovanni Madonna è nato nel 1956 a Napoli, dove vive e lavora come psicologo-psicoterapeuta. È didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale e responsabile della sede napoletana dell’istituto. È autore di numerose pubblicazioni di psicologia, psicoterapia ed epistemologia sistemica, tra cui, per i nostri tipi, La psicologia ecologica (2010) e La psicoterapia attraverso Bateson (2013).
Francesca Nasti è nata nel 1981 a Napoli, dove vive e lavora come psicologa e psicoterapeuta. È allieva didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia relazionale. È esperta in psicologia giuridica e perizia psicologica. Esercita la professione di psicologa-psicoterapeuta presso pubbliche amministrazioni.
Il Faces IV. Il modello circonflesso di Olson nella clinica e nella ricerca
Autori e curatori: Enrico Visani, Santo Di Nuovo, Camillo Loriedo
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale – Psicodiagnostica della personalità
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 192, 1a edizione 2014
Il libro presenta il Faces IV, il nuovo questionario e la nuova griglia d’osservazione (Clinical Rating Scale) di D.H. Olson.
Dopo un ampio utilizzo del Faces III, il questionario è stato completamente riformulato per descrivere in maggiore dettaglio gli stili familiari. Il nuovo questionario restituisce una visione completa della vita familiare precisandone gli aspetti funzionali e quelli problematici, la qualità della comunicazione e la soddisfazione verso il proprio funzionamento.
Le novità introdotte comprendono sei scale per individuare direttamente gli aspetti bilanciati e sbilanciati della coesione e della flessibilità, una scala per la comunicazione ed una per la soddisfazione familiare. Queste innovazioni si accompagnano alla creazione di nuovi modi di rappresentare gli stili familiari e a nuovi indicatori per valutarne il funzionamento.
Il libro riporta la traduzione italiana del questionario, della griglia d’osservazione ed un’accurata descrizione dei metodi di studio e di elaborazione.
La nuova formulazione operativa del modello circonflesso permette una maggiore integrazione nella clinica ed il libro mostra la sua utilizzazione come metodo di lavoro nella terapia familiare e di fronte a problematiche cliniche specifiche quali i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi da uso di sostanze, i disturbi dell’umore, gli esordi psicotici e l’autismo.
Con il passare del tempo, con l’aumentare delle conoscenze, il modello circonflesso è dunque diventato adulto. Ha precisato le sue definizioni, ha verificato i suoi costrutti, ha aggiornato i suoi strumenti, ha modificato i suoi indicatori, ha acquistato una sua complessa maturità. Il rapporto con la clinica si mostra più stretto e la sua applicazione indica un modo di conoscere le famiglie e di lavorare insieme a loro.
Enrico Visani, psichiatra e psicoterapeuta, già direttore di Unità Operativa Complessa in un DSM di Roma, è didatta presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale.
Santo Di Nuovo, professore ordinario, è docente di Psicologia dei test e presidente dei corsi di laurea in Psicologia dell’Università di Catania.
Camillo Loriedo, professore di Psichiatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”, insegna, inoltre, Psicoterapia nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria della medesima Università.
Curare giocando, giocare curando. La famiglia, i bambini, i terapeuti
Autori e curatori: Sergio Lupoi, Antonella Corsello, Serena Pedi
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale – Infanzia: psicologia, psicopatologia e clinica
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 166, 1a edizione 2013
Le difficoltà nello sviluppo armonico e funzionale dei bambini sono in costante aumento e di conseguenza è in crescita la domanda di interventi preventivi e curativi a carattere psicologico e psicoterapico.
Questo libro, proponendo il gioco come strumento principe per la cura del disagio psico-emotivo della famiglia con bambini, può essere considerato una vera e propria sfida per una cultura in cui il giocare costituisce un’attività meramente infantile. Dentro tale sfida ci sono tanto le famiglie che richiedono un intervento, quanto i professionisti della cura. Non di rado, infatti, lo psicoterapeuta rimane intrappolato dentro la propria immagine di professionalità composta e formale.
Il gioco – svolto con la partecipazione attiva di tutti i componenti del setting terapeutico – grazie alle sue caratteristiche comunicative non verbali e simboliche, facilita delle ristrutturazioni della singola persona e del suo sistema familiare, permette di agire quelle ridefinizioni comportamentali necessarie al cambiamento e decostruisce quelle rigide impalcature mitiche che paralizzano le famiglie. E i terapeuti giocando diventano modelli impliciti e possibilità di attivazione di empatia, di coping e di imitazione da parte di tutti.
La prima parte del libro presenta una teoria dello sviluppo del bambino compatibile con i presupposti della psicoterapia sistemico-relazionale, la teoria della psicoterapia di gioco e poi una classificazione delle possibili forme di gioco. La seconda propone quattro casi clinici con i verbali dei principali interventi di gioco e con puntuali commenti fase per fase.
Sergio Lupoi, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore nel 1975 del Centro Studi e Ricerche per la Psicoterapia della Coppia e della Famiglia di Roma e successivamente dell’IIPR. Supervisore e didatta della SIPPR. Per i nostri tipi ha pubblicato: Trattamento integrato della schizofrenia. In chiave sistemico-relazionale (2006) e, come curatore, Comunità semiresidenziale e psicosi (1995).
Antonella Corsello, psicologa, psicoterapeuta relazionale, è tutor della sede di Palermo dell’IIPR. Svolge libera professione come psicologo psicoterapeuta. Si occupa di famiglie con minori disabili in un centro riabilitativo in convenzione con l’ASP 6 di Palermo.
Serena Pedi, psicologa, psicoterapeuta relazionale, è allieva didatta della sede di Palermo dell’IIPR. Svolge libera professione come psicologa psicoterapeuta. Opera all’interno di alcuni centri aggregativi, ove si occupa di famiglie con minori a rischio.
NUOVA EDIZIONE
La Psicoterapia attraverso Bateson
Autori e curatori: Giovanni Madonna
Collana: Psicoterapie
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 226, 1a edizione 2013
Occuparsi di schizofrenia in questa psichiatria che cerca di spostare la sua attenzione verso nuove frontiere più ricche di notorietà non è cosa da poco.
L’autore, profondo conoscitore di Gregory Bateson, si propone con questo lavoro di “acquisire, attraverso lo studio di Bateson, nuove idee per pensare alla psicoterapia”.
Non si tratta dunque di un’applicazione delle idee di Bateson, né di una presentazione del suo pensiero; piuttosto, di tale pensiero Giovanni Madonna suggerisce, per certi aspetti, uno sviluppo: impresa che può apparire a prima vista paradossale, se si ricorda che Bateson si dichiarò profondamente avverso alla psicoterapia, ma che risulta felicemente riuscita.
Con questo lavoro, che è un lavoro di teoria della psicoterapia ma che per le sue implicazioni epistemologiche si rivolge anche ai non clinici, l’autore fornisce un contributo a una pratica della psicoterapia fondata sulla sensibilità e alla sua possibilità di insegnamento/apprendimento. Si muove in tal modo, in direzione di un’estetica della cura, dove l'”estetica”, menzionata nel sottotitolo, non va intesa in senso filosofico, come dottrina del bello; va invece collegata, secondo l’etimo greco, alla conoscenza sensibile, e sta ad indicare il sentimento del rispetto da parte del clinico, la capacità di uscire dai percorsi usuali, di assumersi la responsabilità di sé e degli altri.
Giovanni Madonna è nato nel 1956 a Napoli, dove vive e lavora come psicologo-psicoterapeuta nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. È responsabile della sede di Napoli dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. È autore di numerose pubblicazioni di psicologia, psicoterapia ed epistemologia sistemica, tra cui, per i nostri tipi, La psicologia ecologica. Lo studio dei fenomeni della vita attraverso il pensiero di Gregory Bateson (2010).
Depressioni e sistemi. Il peso della relazione
Collana: Psicoterpia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della faniglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 224, 1a edizione 2011
Il volume esprime l’impegno dei terapeuti familiari ad approfondire la depressione nelle varie fasi del ciclo di vita e i suoi legami con le dinamiche familiari e di coppia. L’obiettivo è di mostrare strategie terapeutiche in grado di affrontarla.
Quali sono le dinamiche di coppia ricorrenti fra pazienti depressi e loro partner? E con le famiglie di origine? E poi come si manifesta la depressione nei bambini e negli adolescenti? È possibile individuare un modo particolare con cui si organizzano significati e affetti in queste famiglie? E quali sono le strategie terapeutiche più adatte in queste situazioni?
L’idea che la depressione fosse una malattia del cervello, causata da un’alterazione dell’equilibrio biochimico, dominante negli ultimi due decenni del secolo scorso, aveva relegato questi affascinanti interrogativi in una posizione marginale. La soluzione ai problemi della depressione sembrava esclusivamente farmacologica. Questa prospettiva è oggi radicalmente messa in discussione. A partire da questo decennio, soprattutto in America, si è sviluppata una letteratura che ha sollevato pesanti critiche alle tesi della psichiatria biologica e della psicofarmacologia e all’uso indiscriminato degli antidepressivi, Prozac al primo posto. È una letteratura che sollecita i terapeuti familiari a porre la depressione al centro dei propri interessi e a elaborare forme di intervento appropriate, oltre che a distinguerla dalla tristezza esistenziale.
Questo volume esprime l’impegno dei terapeuti familiari ad approfondire la depressione nelle varie fasi del ciclo di vita e in relazione alle dinamiche familiari e di coppia. L’obiettivo è individuare strategie terapeutiche per affrontarla.
Camillo Loriedo, professore di Psichiatria, direttore della UOC di Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione, della Università “La Sapienza” di Roma, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma e direttore responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Ha ricevuto il Milton H. Erickson Lifetime Achievement Award for Outstanding Contribution to the Field of Psychotherapy.
Maurizio Andolfi, neuropsichiatra infantile, professore ordinario della Facoltà di Psicologia 1, Università “La Sapienza” di Roma. Direttore dell’Accademia di Psicoterapia della Famiglia, membro fondatore della European Family Therapy Association e della Fondazione Silvano Andolfi. Dirige dal 1977 la rivista Terapia Familiare ed è autore e curatore di numerose pubblicazioni.
Valeria Ugazio svolge la propria attività terapeutica e formativa a Milano dove vive e dirige l’European Institute of Systemic-relational Therapies che ha fondato nel 1999. È inoltre professore ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Bergamo dove coordina il Dottorato di Psicologia Clinica.
Disturbi di personalità. Identità e conflitti in una società in trasformazione
Autori e curatori: Massimo Biondi, Camillo Loriedo
Collana: Pratica Clinica
Argomenti: Psichiatria, neuroscienze, psicofisiologia, psicobiologia – Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 228, 1a edizione 2011
Diversi clinici sono ormai convinti che la farmacoterapia, piuttosto che essere in opposizione alla psicoterapia, spesso “consenta” una psicoterapia altrimenti ardua o impossibile. Questo volume ragiona su come impiegare simultaneamente terapie che per decenni si sono fronteggiate con teorie contrapposte, talora in modo acceso.
I disturbi di personalità sono disturbi caratterizzati da contenuti di comportamento, vissuti, pensieri, ma anche, e soprattutto, sono disturbi della “relazione” ed implicano quindi la comunicazione, il rapporto, in una coppia, in una diade, in un gruppo, in una famiglia, in una comunità. Alcuni di essi potrebbero essere manifesti in alcune relazioni piuttosto che in altre e porre il non facile quesito di stabilire confini tenendo anche conto di questa realtà.
Per quanto riguarda la terapia, sappiamo che non esistono farmaci per i disturbi di personalità: sembrerebbe quindi che questo sia il regno delle terapie psicosociali, ma sappiamo quanto le esigenze di un’evidenza di efficacia e le limitazioni di risorse umane e di tempo per gli interventi possano condizionare questo ambito. In alcuni settori si sono andate sviluppando terapie integrate, farmacoterapiche e psicoterapiche, innalzando probabilmente la possibilità di curare – consentendo ad esempio una maggiore accessibilità alle cure, come nel caso di alcuni quadri borderline. Diversi clinici sono ormai convinti che la farmacoterapia, piuttosto che essere in opposizione alla psicoterapia, spesso “consenta” una psicoterapia altrimenti ardua o impossibile.
Ancor più che per altre problematiche psichiche, nei disturbi di personalità si pone il nodo di modelli concettuali adeguati all’impiego simultaneo – o meglio, integrato – di terapie che per decenni si sono fronteggiate con teorie contrapposte, talora in modo acceso. Si rende necessario l’impiego di modelli di intervento che pongano in prima linea la costruzione di trattamenti con risorse diverse, accoppiandole, vincendo le divisioni, personalizzando le cure, ma anche dando alla fine le prove di efficacia e stabilità – per quanto possibile – di risultati alla valutazione a distanza.
Massimo Biondi è professore ordinario di Psichiatria presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e direttore dell’Unità Operativa Complessa “Psichiatria e psicofarmacologia clinica – Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura”, Azienda Policlinico Umberto I.
Camillo Loriedo, professore di Psichiatria, direttore della UOC di Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione, della Università “La Sapienza” di Roma, è direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma e direttore responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Dirige le collane “Psicoterapia della Famiglia” e “Pratica Clinica” della casa editrice FrancoAngeli. Ha ricevuto il Milton H. Erickson Lifetime Achievement Award for Outstanding Contribution to the Field of Psychotherapy.
Dalla teoria generale dei sistemi alla teoria dell’attaccamento
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Angelo Picardi
Collana: Pratica clinica
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale – Cognitivismo, costruttivismo
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 288, 7a ristampa 2011, 1a edizione 2000
Questo libro si propone di condurre e guidare il lettore nel vasto universo della psicoterapia sistemico-relazionale. Adottando un approccio organico e sistematico, vengono presentate in successione, in base all’epoca della loro integrazione nella pratica clinica, le varie teorie dalle quali hanno tratto linfa sia l’orientamento sistemico-relazionale che, in alcuni casi, anche altri orientamenti psicoterapeutici.
Tra gli argomenti trattati, si annoverano la teoria e la pragmatica della comunicazione, i vari aspetti della comunicazione non verbale, le modalità comunicative disfunzionali, il paradosso, la teoria del doppio legame, la teoria generale dei sistemi, la struttura familiare, il funzionamento familiare normale e i suoi modelli, il ciclo vitale familiare, miti e giochi familiari, la cibernetica di primo e di secondo ordine, il costruttivismo, i princìpi dell’auto-organizzazione, e la teoria dell’attaccamento.
Il contenuto di questo volume non è ricoperto in forma omogenea e completa da altri testi attualmente pubblicati. Il testo contiene inoltre un gran numero di riferimenti bibliografici e di rimandi ad altre letture, in modo da facilitare l’approfondimento degli argomenti trattati. Si tratta di un testo utile all’esperto che abbia necessità di recuperare rapidamente, ma non superficialmente, i contenuti e i riferimenti. Allo stesso tempo, il libro si rivela prezioso anche per chi si accosta a questo orientamento per la prima volta, in quanto tocca tutti gli orizzonti che un futuro terapeuta familiare dovrebbe almeno aver visitato.
La maggior parte degli argomenti trattati può inoltre rivestire interesse non soltanto per i terapeuti relazionali, ma anche per terapeuti di altri orientamenti e per gli studiosi delle discipline psicologiche e sociali.
Up & Down. Solitudine e potere nella coppia
Autori e curatori: Danilo Solfaroli Camillocci
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 304, 1a edizione 2010
Per quali vie solitudine e potere si intrecciano nella coppia? Quali ne sono le manifestazioni? In che modo questa realtà complessa affonda le sue radici in una storia multigenerazionale? Come possiamo cercare di scioglierne i nodi? Questa una serie di domande a cui il volume cerca di fornire risposta…
Il presupposto di ogni relazione sta nel diritto di ogni essere umano al riconoscimento della propria unicità. Sentirsi unico e riconosciuto nella propria originalità significa, infatti, sentirsi soggetto. A questa nozione perveniamo solo grazie alla relazione con l’altro. Ma sentirsi unico comporta sentirsi anche, per certi versi, inevitabilmente solo. Perciò, conquistare il diritto a sentirsi soggetto richiede, oltre ad affrontare la relazione con l’altro, anche di tollerare la solitudine che l’essere soggetto comporta.
Non è sempre facile, particolarmente in una relazione intima come quella di coppia. Ci uniamo nell’illusoria attesa di non sentirci mai più soli, ma inevitabilmente sperimentiamo, prima o poi, momenti di doloroso isolamento. Per uscirne, siamo tentati di barattare la nostra unicità per abbandonarci al conformismo e all’inautenticità, oppure rischiamo di soggiacere al potere dell’altro, o ancora, e più frequentemente, reagiamo cercando di ridurre il partner a oggetto del nostro potere, di costringerlo a concedere ciò che sembra negarci e che riteniamo all’origine della nostra solitudine. Affermare la propria soggettività sembra allora passare per la necessità di negare quella dell’altro, di ridurlo alla condizione di oggetto. Se è così, solitudine e potere sono inevitabili ingredienti di ogni relazione umana e, in particolare, di una relazione così coinvolgente ed esclusiva come quella di coppia.
Per quali vie solitudine e potere si intrecciano nella coppia?
Quali ne sono le manifestazioni? In che modo questa realtà complessa affonda le sue radici in una storia multigenerazionale? Come possiamo cercare di scioglierne i nodi?
Questo libro rappresenta un tentativo di fornire qualche indicazione per rispondere a queste domande.
Danilo Solfaroli Camillocci, psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale, lavora a Roma. È didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. È stato presidente della Società Italiana di Psicoterapia Relazionale e Sistemica dal 2002 al 2008. È autore di varie pubblicazioni sulla realtà familiare, tra cui La tana del coniglio; Né con te né senza di te, la coppia in stallo e La triade schizofrenica con Gaspare Vella; Identità e relazioni con Enrico Visani, Ridere, ridere, ridere ancora, il riso e l’umorismo nelle relazioni familiari e in psicoterapia della famiglia con Monica Vella.
Il setting in psicoterapia. Lo scenario dell’incontro terapeutico nei differenti modelli clinici di intervento
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Farida Acri
Collana: Pratica Clinica
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 368, 1a edizione 2009
Il setting è lo “scenario” in cui si svolge la psicoterapia, l’ambito in cui vengono scritte e riscritte le storie terapeutiche. Formalmente, può essere definito come “l’insieme degli elementi, precostituiti dal terapeuta in base al proprio orientamento, che contribuiscono alla strutturazione di una relazione di tipo terapeutico, del processo a cui tale relazione dà vita e, quindi, alle regole che la rendono possibile, la definiscono e la organizzano”…
Il volume racchiude i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti delle diverse forme di psicoterapia, i quali riflettono sul tema tenendo conto del proprio approccio di riferimento e, soprattutto, dell’esperienza acquisita sul campo. Il risultato è una panoramica ampia, se non esaustiva, della pratica psicoterapeutica in Italia e l’esplorazione di tematiche delicate e cruciali che vanno dalle limitazioni della relazione terapeutica alla libertà di espressione emotiva all’interno del contesto terapeutico.
La parte teorica è arricchita da riferimenti ad esemplificazioni cliniche e dalla esposizione di casi clinici. Questa duplice struttura rende il libro utile a coloro che iniziano o stanno per iniziare l’attività di psicoterapeuti e prima di affrontare questo difficile impegno intendono documentarsi sull’ampio scenario delle psicoterapie esistenti e riflettere sulle determinanti problematiche del setting e della relazione con il paziente.
D’altra parte il libro si apre anche al professionista che, come spesso avviene, può incontrare sul suo percorso ostacoli imprevisti e difficoltà a mantenere il setting nei limiti delle regole prestabilite. Inoltre, chi opera nel settore della psicoterapia può trovare utili indicazioni su come comportarsi in presenza di violazioni del setting che potrebbero compromettere il suo lavoro, e su come ristabilire un setting adeguato quando la relazione terapeutica tende a scivolare prevalentemente al di fuori del solco.
Camillo Loriedo, professore di Psichiatria, direttore della UOC di Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione, della Università “La Sapienza” di Roma, è direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma e direttore responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Dirige le collane “Psicoterapia della Famiglia” e “Pratica Clinica” della casa editrice FrancoAngeli. Ha ricevuto il Milton H. Erickson Lifetime Achievement Award for Outstanding Contribution to the Field of Psychotherapy.
Farida Acri, psicologa e psicoterapeuta, laureata in giurisprudenza, ha iniziato la propria attività lavorativa in ambito giuridico-amministrativo. Successivamente, si è appassionata alla Psicologia conseguendo la laurea in Psicologia clinica e specializzandosi in Psicoterapia ad indirizzo relazionale-sistemico.
La psicologia ecologica. Lo studio dei fenomeni della vita attraverso il pensiero di Gregory Bateson
Autori e curatori: Giovanni Madonna
Collana: Serie di psicologia
Argomenti: Epistemologia – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Textbook, strumenti didattici
Dati: pp. 320, 1a edizione 2010
Pensando i temi tradizionali della psicologia (la percezione, l’apprendimento, la memoria, la personalità, le emozioni…) in chiave ecologica, il volume concepisce la psicologia come parte integrante e non separabile della più vasta ecologia della mente. Un’opera per chiunque studi i fenomeni della vita in senso lato e/o lavori con altri esseri viventi; e quindi per tutti i professionisti e studiosi delle scienze umane e biologiche.
Con questo manuale, Giovanni Madonna propone la psicologia attraverso l’epistemologia batesoniana ovvero in termini di “ecologia della mente”. L’ecologia della mente è l’integrazione dell’insieme dei fenomeni creaturali ovvero di una gamma molto ampia di fenomeni apparentemente assai diversi l’uno dall’altro, ma molto simili nell’organizzazione e nel funzionamento. Questi fenomeni riguardano la vita in generale: l’evoluzione, l’apprendimento, il linguaggio e tutti gli altri processi, piccoli e grandi, che innervano e costituiscono il mondo degli esseri viventi.
Pensando i temi tradizionali della psicologia (la percezione, l’apprendimento, la memoria, la personalità, le emozioni) in chiave ecologica, Madonna concepisce la psicologia come parte integrante e non separabile della più vasta ecologia della mente; realizza così un’operazione che si propone come strumento di pensiero per chiunque studi i fenomeni della vita in senso lato e/o lavori con altri esseri viventi; e rivolge dunque questo libro a tutti i professionisti e studiosi delle scienze umane e biologiche.
Dopo aver ripensato e formalizzato “attraverso Bateson” il lavoro dello psicoterapeuta (La psicoterapia attraverso Bateson è il titolo del suo precedente libro), questo secondo libro di Madonna rende dunque esplicita la psicologia sulla quale, con il precedente libro, aveva fondato la proposta di una psicoterapia sistemica.
Nell’esplicitare quella psicologia, egli fa emergere il contesto entro cui ha preso forma l’epistemologia batesoniana, e lo fa con un rigore a tratti ostinato, con ripetuti richiami esplicativi, col perseguire una chiarezza che a tratti parrà al lettore eccessiva, quasi a voler evitare passo dopo passo quei fraintendimenti e quelle interpretazioni semplificate che affliggevano Bateson.
Giovanni Madonna è nato a Napoli, dove vive e lavora come psicologo-psicoterapeuta. È didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale e responsabile della sede napoletana dell’istituto. È autore di numerose pubblicazioni di psicologia, psicoterapia ed epistemologia sistemica, tra cui La psicoterapia attraverso Bateson (Bollati Boringhieri, 2003).
La mediazione familiare
Autori e curatori: Francesco Canevelli, Marina Lucardi
Bollati Boringhieri, 2000
Collana: Universale Bollati Boringhieri
Argomenti: La mediazione familiare, dalla rottura del legame al riconoscimento dell’altro, aspetti psicogiuridici della separazione e del divorzio.
Area Universitaria: Psicologia clinica, psicoterapia, psichiatria, psicopedagogia
Contenuto
Il libro è un manuale destinato alla formazione degli operatori nel campo della mediazione familiare, che presenta in Italia una situazione di grande interesse e di rapida espansione. La mediazione familiare è una nuova opportunità offerta a chi sta affrontando l’esperienza della separazione e del divorzio e si propone di sollecitare il mantenimento delle competenze decisionali e relazionali dei protagonisti della vicenda. Il mediatore familiare, operatore in possesso di una formazione specifica, su libera richiesta delle parti e in una posizione di affiancamento, ma al tempo stesso di autonomia, rispetto all’ambito giudiziario, si adopera affinché i partner elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli. Il libro rappresenta una tappa fondamentale nel panorama delle pubblicazioni italiane sull’argomento: analizza il fenomeno «separazione» con particolare riguardo agli effetti sui figli, delinea i principi generali dell’intervento di mediazione familiare, propone un modello originale, centrato sulla realtà italiana, e ne illustra gli aspetti più strettamente tecnici. Completa il volume la presentazione di un’interessante casistica. Francesco Canevelli, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale e fondatore del Centro per l’Età evolutiva di Roma. Mediatore familiare, è socio fondatore e membro del Comitato direttivo della Società Italiana di Mediazione Familiare.
Autori
Francesco Canevelli, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale e fondatore del Centro per l’Età evolutiva di Roma. Mediatore familiare, è socio fondatore e membro del Comitato direttivo della Società Italiana di Mediazione Familiare.
Marina Lucardi, psicologa e psicoterapeuta, è dottore di ricerca in psicologia sociale e dello sviluppo e fondatore del Centro per l’Età evolutiva di Roma. Mediatore familiare, è socio fondatore della Società Italiana di Mediazione Familiare.
La triade schizofrenica
Autori e curatori: Danilo Solfaroli Camillocci, Gaspare Vella
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psichiatria, neuroscienze, psicofisiologia, psicobiologia – Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 160, 1a edizione 2006
L’elemento centrale di questo libro è la triade genitori-figlio, studiata anche sotto un profilo finora poco considerato dalla letteratura sistemica: i legami di genere. Il volume si propone di guidare il lettore nel mondo della famiglia in cui si manifesta un sintomo schizofrenico, presentando un modello trigenerazionale, i cui elementi focali sono:
- l’esistenza di meccanismi ad impatto schizofrenogeno già nelle famiglie di origine dei genitori;
- la formazione della coppia coniugale in base all’attesa totalizzante di un rapporto perfetto, da cui origina lo stallo secondo due modalità fondamentali: “per opposizione” e “per raggiro”;
- la reciproca attribuzione di “ruoli-maschera” da parte dei coniugi/genitori, cui si ancora l’esperienza del figlio futuro paziente;
- la presenza nella famiglia di un’altra triade, definita “eccitata”;
- l’improvvisa invalidazione dell’esperienza del figlio, con frammentazione del Sé e insorgere di comportamenti provocatori intesi a ricostruire una valida trama della propria esperienza.
Vengono riportati casi clinici, risultati di follow up, modalità terapeutiche e problemi incontrati.
Danilo Solfaroli Camillocci, psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale, lavora a Roma ed è didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. È autore di numerose pubblicazioni sulla realtà familiare, tra cui Né con te né senza di te, la coppia in stallo con Gaspare Vella, La tana del coniglio, Identità e relazioni con Enrico Visani e Ridere, ridere, ridere ancora con Monica Vella.
Gaspare Vella, già professore ordinario di Clinica Psichiatrica, titolare della 1a Cattedra di Psichiatria e primario del Servizio Speciale di Psicologia Clinica e Psicofarmacologia del Policlinico Umberto I di Roma, è stato presidente della Società Italiana di Psichiatria. È autore di numerose pubblicazioni italiane e straniere, tra cui Il concetto di depersonalizzazione, Le allucinazioni tattili, Gli stati d’ansia, Gli esiti della schizofrenia, Psicoterapia relazionale, Il paradosso e il sistema familiare con Camillo Loriedo, Né con te né senza di te, la coppia in stallo con Danilo Solfaroli Camillocci, Psichiatria e psicopatologia. Manuale per medici e psicologi e Metodologia della diagnosi in psicopatologia con Massimiliano Aragona.
La famiglia tra vincoli e risorse. Percorsi terapeutici complessi
Autori e curatori: Adriana De Francisci, Tiziana Piersanti
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 144, 1a edizione 2006, 1a ristampa 2007
L’esigenza di esplorare ed intervenire nell’intreccio tra i vincoli e le risorse, propri di ogni sistema familiare, è nata dalla necessità di affrontare i complessi problemi di pazienti, giovani adulti, che soffrono delle cosiddette patologie gravi: psicosi e disturbi gravi di personalità.
Le famiglie qui prese in esame si dibattono tra sentimenti di sfiducia e disperazione connessi al crollo dei fondamenti positivi del legame familiare. Nell’impossibilità di sviluppare un autentico dialogo tra bisogno di appartenenza e bisogno di individuazione, sono soffocate dal peso di miti rigidi che ostacolano lo svolgimento dei compiti evolutivi e negano la genitorialità imbrigliati nell’evitamento sclerotizzato di ogni cambiamento.
Gli elementi centrali del libro sono costituiti dalla trasformazione del nodo, identificato nelle componenti implicite della domanda familiare, in nocciolo del problema dal quale sviluppare il lavoro terapeutico, e dalla realizzazione di circuiti di cura integrati, all’interno dei quali ciò che conta è connettere le trame familiari con le trame terapeutiche tessute nella pluralità di setting e luoghi necessari all’intervento.
Nella prima parte del libro si esaminano: il contesto istituzionale in cui vengono realizzati i progetti terapeutici; i fondamenti teorici dell’intervento “relazionale complesso”; la struttura dell’intervento stesso. Nella seconda parte la presentazione di casi clinici sarà esemplificativa di quel pensiero e di quelle procedure che orientano a formulare progetti terapeutici diversificati a partire dai differenti vincoli e risorse, personali, familiari ed istituzionali.
Adriana De Francisci, psicologo, psicoterapeuta, lavora dal 1980 presso un Dipartimento di Salute Mentale di Roma, dove è responsabile di progetti terapeutici e riabilitativi che prevedono il coinvolgimento delle famiglie degli utenti, coordina le attività inerenti ai gruppi multifamiliari, è didatta dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma.
Tiziana Piersanti, psicologo, psicoterapeuta, lavora dal 1980 presso un Dipartimento di Salute Mentale di Roma, dove è responsabile di progetti terapeutici e riabilitativi che prevedono il coinvolgimento delle famiglie degli utenti in interventi relazionali complessi, coordina, all’interno del Centro di Salute Mentale, un laboratorio teatrale integrato con finalità artistico-riabilitative e di reinserimento sociale, è didatta dell’Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Roma.
Trattameno integrato della schizofrenia
Autori e curatori: Sergio Lupoi
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psichiatria, neuroscienze, psicofisiologia, psicobiologia – Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 112, 1a edizione 2006
Occuparsi di schizofrenia in questa psichiatria che cerca di spostare la sua attenzione verso nuove frontiere più ricche di notorietà non è cosa da poco.
Secondo l’autore, la schizofrenia è una malattia della conoscenza di origine multifattoriale bio-socio-psicologica con il sostegno dei più attuali dati disponibili tratti da ricerche mediche, epidemiologiche e neuropsicologiche.
Conseguenza di questa impostazione è la tesi che la cura debba essere multimodale come l’etiopatogenesi. Tale risultato può essere raggiunto attraverso un’attenta regia dell’apporto di diverse professionalità che moduli gli interventi a seconda della fase della cura. La dimensione pubblica è quella più indicata ad effettuare questo lavoro per la possibilità che offre di integrare i diversi interventi necessari nell’arco della cura e di proporre un’adeguata riattivazione sociale del soggetto.
L’autore sostiene quindi che nella cura della schizofrenia sia indispensabile mettere al centro dell’interevento la persona nella sua totalità e la famiglia come cornice obbligata di riferimento. Persona che deve essere stimolata e messa in condizione di poter elicitare tutte le dimensioni proprie che fanno dell’uomo l’essere sociale per antonomasia.
Una solida preparazione relazionale sistemica diventa particolarmente idonea per la conduzione di questo tipo di intervento: la psicoterapia relazionale è infatti una delle poche psicoterapie che ancora si occupi di psicosi e che formi operatori che si dedicano a questa terapia.
Viene quindi delineato un modello di intervento con l’individuazioni di obiettivi, tecniche e con la presentazione di due casi clinici.
Sergio Lupoi, neuropsichiatria, psicoterapeuta relazionale, è socio fondatore del Centro Studi di Terapia di Coppia e della Famiglia di Roma, ente gestore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di cui è didatta. Supervisore della Società Italiana di Psicoterapia Relazionale, è primario territoriale presso la Asl Rm D. Si occupa di schizofrenia a partire dalla tesi di specializzazione (1972) , ha continuato presso il SPDC dell’Ospedale Forlanini di Roma, poi ha fondato la Comunità Semiresidenziale ITER (da cui il volume Comunità semiresidenziale e psicosi, Angeli,1995) e successivamente ha aperto e diretto Centri Diurni pubblici e quindi attualmente, attraverso la Direzione di un modulo territoriale del DSM dell’Asl Roma D, promuove un intervento integrato.
Ridere, ridere, ridere ancora…
Autori e curatori: Danilo Solfaroli Camillocci e Monica Vella
Collana: Saggi
Anno: 2005
Argomenti: Il riso e l’umorismo nelle relazioni familiari e in psicoterapia della famiglia
Pagine: 238
Il terapeuta della famiglia si trova spesso ad ascoltare, nel suo lavoro, espressioni di rimpianto («perché non ridiamo più come una volta?», «nella nostra famiglia non si ride mai») che appaiono come un segno inequivocabile di relazioni non soddisfacenti, come se l’assenza del ridere, in una realtà familiare o coniugale in cui la sofferenza ha progressivamente sostituito il piacere e la gioia, fosse il sintomo più acutamente condiviso. Ma in che modo si ride e perché si ride nelle famiglie cosiddette normali? C’è un membro della famiglia (il «clown familiare») che svolge il ruolo di sollecitatore del riso? L’esperienza di questo aspetto delle relazioni familiari – un aspetto più «serio» di quanto potrebbe sembrare – ha sollecitato gli autori a estendere la loro riflessione agli aspetti filosofici e antropologici del ridere, alle sue funzioni sociali, alla sua capacità di costruirsi come elemento di identificazione culturale, per poi analizzare le funzioni nei gruppi familiari e nella terapia della famiglia, attraverso testimonianze dirette e una ricerca condotta sulle registrazioni di numerose sedute. A conclusione, un colloquio con Serena Dandini: dall’esperienza di un personaggio che ha fatto della comicità e del riso un’arte e un lavoro risulta uno spaccato della complessa relazione fra organizzazione familiare, sviluppo della vis comica e ruolo dell’attore comico all’interno propria famiglia.
Danilo Solfaroli Camillocci, psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale, lavora a Roma dove è didatta all’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Tra i suoi lavori ricordiamo Né con te né senza di te (1992), con Gaspare Vella; Identità e relazione (2001), con Enrico Visani.
Monica Vella, psichiatra e psicoterapeuta sistemico-relazionale, lavora a Roma presso il Servizio Sanitario Nazionale e insegna Psicopatologia all’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale.
Famiglie e psicopatologia infantile. Quando la sofferenza è così precoce
Autori e curatori: Corrado Bogliolo, Camillo Loriedo
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale – Infanzia: psicologia, psicopatologia e clinica
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 144, 1a edizione 2005
Anche se negli ultimi decenni si è verificata una sensibile riduzione della mortalità e della morbilità infantile, si mantengono le situazioni di sofferenza che colpiscono i minori, in particolare nel settore psicopatologico. Questo dato impone un approccio articolato e complesso, sia per quanto riguarda l’iter diagnostico sia per le possibilità d’interventi terapeutici. Accanto alla pediatria, la neuropsichiatria infantile e la psicologia tradizionali, centrate sulla correttezza della diagnosi e l’adeguatezza della terapia, sta imponendosi la necessità di fare continuo riferimento ad un approccio “ecologico” che tenga conto, oltre che dell’individuo bambino, anche della sua famiglia, della comunità, dell’ambiente. Di conseguenza la tutela all’infanzia deve essere intesa come un insieme di spazi e di servizi, adeguati alle necessità psico-affettive del bimbo, messi in atto da operatori formati e predisposti a gestire un processo che comprenda soma, psiche e relazioni.
Questo libro non riapre il dibattito sulla tabula rasa o sul DNA, sulle biologie distorte o sul mondo interno, ma mette a fuoco con particolare attenzione i punti di collegamento che uniscono psicopatologia e famiglia. A partire dalle lontane ricerche dei cosiddetti pionieri della terapia familiare, si è riconosciuta la grande importanza delle alterazioni delle regole comunicative intrafamiliari nello sviluppo e nel mantenimento della patologia del singolo individuo.
In questa accezione anche la sofferenza che emerge così precocemente, quella dei bambini, può essere compresa solo se inserita nella cornice delle relazioni familiari o, per meglio dire, se si pone l’accento sulla collocazione della patogenesi e della patoplastica del sintomo nelle reciprocità genitori-bambino.
Corrado Bogliolo, psichiatra e psicoterapeuta, dirige l’Istituto di psicoterapia relazionale di Lucca e la sede distaccata a Rimini. Insegna Psicopatologia all’Università di Firenze. È autore di numerose pubblicazioni tra cui, per i nostri tipi, Psicoterapia relazionale della famiglia. Teorie, tecniche, emozioni nel modello consenziente (2001).
Camillo Loriedo, psichiatra, professore associato di Psichiatria, Università degli Studi di Roma, La Sapienza, è direttore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma. È autore di numerose pubblicazioni tra cui, per i nostri tipi, con W. Santilli, La relazione terapeutica (2000) e, con A. Picardi, Dalla teoria generale dei sistemi alla teoria dell’attaccamento. Percorsi e modelli della psicoterapia sistemico-relazionale.
Strategie e stratagemmi della psicoterapia
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Giorgio Nardone, Paul Watzlawick, Jeffrey K Zeig
Collana: Ipnosi e ipnoterapia
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Ipnoterapia
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 160, 1a edizione 2002, 4a ristampa 2012
Si avverte sempre più la necessità di rivedere i concetti che hanno contraddistinto la rivoluzione pragmatica della terapia breve. Il volume risponde a questa necessità offrendo risposte nuove e che promettono di anticipare ulteriori sviluppi.
Si avverte sempre più la necessità di rivedere i concetti che hanno contraddistinto la rivoluzione pragmatica della terapia breve, e il presente volume risponde a questa necessità offrendo risposte nuove e che promettono di anticipare ulteriori sviluppi.
Accanto ad esposizioni teoriche approfondite, vengono presentate, nella puntualità della trascrizione letterale, esemplificazioni cliniche di trattamento complete. Il lettore può seguire lo sviluppo dell’intervento breve, osservando “in vivo” l’insorgere delle difficoltà e l’elaborazione delle strategie per superarle. Il commento che accompagna la trascrizione dei casi riprende le presentazioni teoriche illustrandone l’applicazione o proponendo nuove concettualizzazioni che il processo terapeutico rende necessarie o fa scaturire dalla fantasia del terapeuta.
A volte l’intervento terapeutico sembra sottrarsi a definizioni esplicative. Il linguaggio , nelle componenti verbali e non verbali, rivela le sue proprietà che, come afferma Watzlawick, “possono essere ritenute terapeutiche in sé e per sé; possono aiutare a cambiare il comportamento umano, non in virtù del loro contenuto, ma in virtù della loro struttura”. Si tratta di proprietà che riescono a rendersi invisibili a una osservazione superficiale, ma che accompagnano le esperienze interattive umane. Solo la minuziosa indagine resa possibile dalla trascrizione consente di apprezzare la forza strutturante che il linguaggio assume nei confronti del comportamento.
Attraverso questo passaggio, mentre si scoprono strategie e stratagemmi , disseminati un po’ dappertutto nel libro, affiorano perentoriamente dallo sfondo i molteplici e personali “modi di essere del terapeuta”.
Camillo Loriedo, psichiatra e psicoterapeuta, docente di Psichiatria all’Università di Roma “La Sapienza”, è presidente della Società Europea di Ipnosi e della Società Italiana di Ipnosi.
Giorgio Nardone, psicologo, è fondatore e direttore del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, dove dirige la Scuola di Formazione in Terapia Breve Strategica.
Paul Watzlawick è il massimo studioso della pragmatica della comunicazione umana e delle teorie sul cambiamento. Figura di spicco, si deve alle sue opere la diffusione dell’approccio allo studio della comunicazione e dei problemi umani della scuola di Palo Alto. Lavora presso il MRI di Palo Alto, ed è professore emerito alla Stanford University.
Jeffrey K. Zeig, fondatore e direttore della Milton Erickson Foundation di Phoenix Arizona, è considerato l’interprete più fedele della filosofia terapeutica di Erickson.
Identità e relazione. La formazione dell’identità secondo diversi orientamenti clinici e in differenti contesti
Autori e curatori: Enrico Visani, Danilo Solfaroli Camillocci
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Psicologia cognitiva, psicologia della personalità – Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 224, 1a edizione 2001
Il volume rappresenta uno sforzo ulteriore verso una definizione più chiara e coerente della Relazione nel lavoro clinico con le famiglie. Lo sforzo appare ancora più impegnativo perché, forse per la prima volta, importanti teorici e clinici familiari italiani si interrogano sulla problematica dell’Identità in modo molto diretto, affrontandone le sue diverse sfaccettature: individuale, familiare, psicosociale.
Mentre la prima parte del volume offre spunti pregevoli di riflessione teorica sull’argomento, nella seconda parte si analizzano diversi contesti e situazioni terapeutiche che permettono di verificare come si possano far dialogare in modo armonico il problema dell’altro da me e della relazione dell’altro con me.
Lo psicologo clinico, lo psichiatra, gli operatori sociali che operano nei Servizi, lo psicoterapeuta, e non solo quello ad impostazione familiare, possono arricchirsi dalla lettura di questo libro, dove ogni singolo capitolo raccoglie un condensato di concetti preziosi e di definizioni, che richiedono di essere ampliate e digerite dal lettore; quest’ultimo non troverà tra le pagine una risposta tecnica ai suoi bisogni pratici immediati, ma potrà interrogarsi sulla natura delle relazioni familiari e di coppia e sulla costruzione dell’identità personale. Tutto ciò gli sarà utile non solo per comprendere meglio il mondo dei significati e degli affetti dei pazienti in terapia, ma anche per incontrare quelli del terapeuta in un unico atto di osservazione.
(dalla presentazione di M. Andolfi)
La relazione terapeutica
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Walter Santilli
Collana: Pratica clinica
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia e psicoterapia della famiglia e della coppia, sistemica e relazionale
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 128, 1a edizione 2000
La relazione terapeutica è una componente fondamentale del processo psicoterapeutico. Può essere analizzata, interpretata, vissuta o utilizzata, ma non può essere ignorata dal terapeuta perché l’osservazione, la conoscenza, la valutazione diagnostica, gli interventi terapeutici e la misurazione della loro efficacia passano tutti attraverso il rapporto tra terapeuta e paziente e ne assumono inevitabilmente le straordinarie proprietà.
Gli autori di questo volume la analizzano secondo diverse prospettive:
- – psicoanalitica,
- – relazionale,
- – cognitiva,
- – gruppale,
- – ipnotica,
ne esaminano i problemi e ne valutano le potenzialità.
È da tutti ritenuta, dunque, il perno centrale di ogni forma di psicoterapia intorno al quale ruotano tecniche e setting diversi. Mentre questi ultimi però tendono ad assumere le forme più variate, la relazione resta strumento ed esperienza comune e le sue caratteristiche, sebbene possano assumere aspetti differenziati, sembrano il terreno necessario allo sviluppo delle radici di tutti i tipi di psicoterapia.
Camillo Loriedo, psichiatra e psicoterapeuta, è docente di Psichiatria all’Università di Roma “La Sapienza”, presidente della Federazione italiana delle associazioni di psicoterapia, direttore dell’Istituto italiano di psicoterapia relazionale e direttore responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Autore di numerosi volumi, per i nostri tipi ha pubblicato, tra l’altro, con E. Del Castello, Tecniche dirette e indirette in ipnosi e psicoterapia (1995) e, con A. Picardi, Dalla teoria generale dei sistemi alla teoria dell’attaccamento. Percorsi e modelli della psicoterapia relazionale (2000).
Walter Santilli, medico e psicoterapeuta, specialista in Criminologia clinica e psichiatria forense, è socio fondatore del Centro studi di psicoterapia “Sistemi e relazioni” di Roma e socio didatta della Società italiana di psicoterapia relazionale e sistemica (Sipres). È, inoltre, didatta presso la Scuola italiana di ipnosi e psicoterapia ericksoniana.
L’imprevisto famiglia nei servizi di salute mentale. Il lavoro con le famiglie dentro e fuori la stanza di psicoterapia
Autori e curatori: Luigi Schepisi
Collana: Psicoterapia della famiglia
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 256, 1a edizione 1997
È difficile, per chi lavora in un servizio di salute mentale, non incontrare i familiari dei pazienti, a meno di non dedicarsi con cura al loro evitamento. Ancora più difficile però, è a volte utilizzarne in modo proficuo la presenza. Benché in realtà ampiamente prevedibile, la presenza dei familiari attorno ai programmi di trattamento che si effettuano nel servizio, può assumere caratteristiche tali da rendersi “imprevista”, e, in certi casi, questa imprevedibilità può trasformarsi in qualcosa che si pone in aperta conflittualità col trattamento stesso.
Il termine “imprevisto” prevede però un soggetto: se possiamo far poco perché i familiari siano di per sé meno imprevedibili, potremmo, come operatori dei servizi, cercare di prevederne meglio la presenza, e di comprenderne i motivi. Fra gli operatori (psichiatri, psicologi, assistenti sociali) che hanno dato il loro contributo al libro, molti sono dei terapeuti della famiglia. Questo libro intende però andare al di là di una descrizione della pratica della psicoterapia familiare nei servizi. L’incontro tra i servizi e le famiglie avviene infatti spesso al di fuori di questo, come pure di altri momenti strutturati dell’intervento terapeutico. Abbiamo perciò voluto ripercorrere alcuni dei momenti e dei luoghi in cui questo incontro avviene, dall’accoglimento delle richieste alle visite domiciliari, dai ricoveri ospedalieri ai centri diurni.
Ci è sembrato pure degno di nota che l’attenzione verso le famiglie, e più in generale verso il contesto relazionale dei pazienti, si sta sviluppando anche a partire da presupposti teorici diversi dalla teoria relazionale sistemica. La presenza nei servizi di differenti approcci certamente può rischiare di produrre un effetto “Torre di Babele” nelle discussioni cliniche, e soprattutto rischia di rendere massimamente “imprevedibile” la risposta che si darà alle famiglie. Nondimeno, proporzionalmente alla capacità del singolo servizio di integrare elementi diversi nella propria pratica clinica complessiva, questa molteplicità potrà consentirci di utilizzare più occhi e più strumenti per “prevedere” la presenza dei familiari, e considerarla, almeno in alcuni casi, una risorsa indispensabile all’interno del progetto terapeutico.
Luigi Schepisi, psichiatra, lavora dal 1980 nei Servizi di salute mentale della Regione Lazio. Si è formato come terapeuta familiare presso l’Istituto italiano di psicoterapia relazionale di Roma. Socio ordinario della Società italiana di psicologia e psicoterapia relazionale, dal 1994 fa parte del Comitato di coordinamento della stessa Società.
Genitori. Individui e relazioni intergenerazionali nella famiglia
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Danilo Solfaroli Camillocci, Monica Micheli
Collana: Psicoterapia della famiglia
Argomenti: Relazione Genitori-Figli
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 976, 1a edizione 1999
La relazione genitori-figli è la via principe per la trasmissione transgenerazionale di significati, valori, codici emozionali, modelli relazionali, qualità degli affetti: essa costituisce la matrice fondamentale dell’individuazione e dell’appartenenza. Mai come oggi la condizione genitoriale si ritrova a dover affrontare una grande pluralità di realtà e situazioni. Accanto alla tradizionale presenza di entrambi i genitori, emergono con sempre maggiore frequenza tutta una serie di realtà nuove: presenza di un solo genitore, necessità di continuare a svolgere le funzioni genitoriali in situazione di separazione e divorzio, ricomposizione di famiglie separate, costituzione di nuovi nuclei familiari che includono figli di differenti genitori, situazioni multietniche, adozione e affidamento, ricerca della genitorialità attraverso le pratiche di fecondazione assistita. Essere genitori comporta perciò, oltre che impegno e responsabilità, anche capacità crescenti di venire a contatto e dialogare con tutta una serie di contesti di vita, come le istituzioni sociali e sanitarie, la scuola, i tribunali, ecc.
Le modalità di trasmissione intergenerazionale, le sfide poste dalle nuove realtà genitoriali, le implicazioni etiche, le dinamiche legate alla differenza di genere, l’insorgere di psicopatologia, l’abuso e la violenza intrafamiliare, la malattia e l’invecchiamento dei genitori, le difficoltà e le ricchezze delle relazioni multietniche, i nuovi problemi che si pongono in psicoterapia in questo campo, gli aspetti funzionali e disfunzionali della relazione genitori-figli, sono tutti temi che vengono affrontati in questo libro da specialisti nell’ottica relazionale sistemica.
Completano la disamina della genitorialità alcuni scritti che allargano il campo di osservazione all’espletamento di funzioni genitoriali, in senso lato, nell’ambito delle organizzazioni sociali, nella relazione psicoterapica e nel processo di formazione dei nuovi terapeuti.
Camillo Loriedo è psichiatra, ipnoterapeuta e psicoterapeuta relazionale. Presidente della Società italiana di ipnosi, della Società italiana di psicologia e psicoterapia relazionale e direttore della Scuola italiana di ipnosi e psicoterapia ericksoniana, è autore di numerose pubblicazioni e volumi dedicati prevalentemente alla psicoterapia relazionale e alla ipnosi clinica.
Danilo Solfaroli Cammillocci è psicologo e psicoterapeuta relazionale sistemico. All’attività clinica unisce da molti anni l’impegno in studi e ricerche sulle relazioni familiari. È segretario della SIPPR (Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale, fa parte del consiglio direttivo della SIPRES (Società Italiana di Psicoterapia Relazionale e Sistemica) e socio dell’EFTA (European Family Therapy Association). Insegna presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma.
Monica Micheli è psicologa e psicoterapeuta familiare e socio aggregato della SIPPR (Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale). È allieva didatta presso la sede I.E.F.Co.S. del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale diretto dal Prof. Luigi Cancrini a Roma. Collabora dal 1989 con il Reparto di Psichiatria e Psicoterapia dell’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma nell’ambito di programmi di ricerca scientifica sul rilevamento diagnosi e trattamento dei fattori di rischio psicopatologico in età evolutiva. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Bambini del Tempo”, che svolge attività clinica e di ricerca per la tutela dei minori in situazioni di rischio sociale e familiare.
Comunità semiresidenziali e psicosi. Teoria e prassi in un’ottica relazionale-familiare
Autori e curatori: Sergio Lupoi
Collana: Psicoterapia della famiglia
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 304, 1a edizione 1995
La riforma psichiatrica, imponendo la chiusura dei manicomi, ha determinato la necessità di adottare, pena il ricreare la vecchia istituzionalizzazione, nuove prassi. Prassi che si sono per lo più rifatte a teorie psicoanalitiche, comportamentali, socio-antropologiche, mentre era finora assente un riferimento a teorie di stampo relazionale-familiare.
Questo libro vuole presentare una tale teorizzazione a partire dalla pratica clinica effettuata nella struttura semiresidenziale terapeutica Iter di Roma dal 1989 da un gruppo di psichiatri e psicologi con una comune formazione relazionale.
Il tentativo effettuato è stato quello di accettare la sfida della psicosi al di fuori del noto setting psicoterapeutico, nel suo campo più problematico: quello della condivisione della vita di tutti i giorni. Al fine di ritrovarne le risorse e mettere in moto, attraverso un rapporto collaborativo con tutte le parti della famiglia, un circolo virtuoso.
In questo lavoro così complesso è stata particolarmente fruttuosa l’utilizzazione dell’ottica sistemica con la sua peculiare impostazione di cercare nessi fra elementi apparentemente scissi. Si è così potuto arrivare, attraverso lo studio della più moderna letteratura in campo neurobiologico, psicologico e psichiatrico, ad una visione complessa della psicosi e della persona, vero fulcro di tutto l’intervento.
La grande diffusione tra gli operatori del settore della formazione familiare e relazionale dà, di questa esperienza pilota, un modello per eventuali altre iniziative pubbliche o private.
Infatti questo volume offre:
- una teorizzazione moderna della psicosi compatibile con l’impostazione relazionale
- il modello Iter per impostare una struttura terapeutica intermedia
- una descrizione dell’intervento di gruppo comunitario di stampo relazionale
- una disamina delle difficoltà nella formazione e nella conduzione di una struttura intermedia psichiatrica
- un follow-up a 5 anni dei casi trattati.
Sergio Lupoi, psichiatra, psicoterapeuta relazionale, è socio fondatore del Centro studi e ricerche per la psicoterapia della coppia e della famiglia di Roma. Dal 1978 si occupa di psicosi in varie strutture pubbliche della capitale.
Il paradosso e il sistema familiare
Autori e curatori: Camillo Loriedo, Gaspare Vella
Collana: Programma di Psic.Psichiat.Psicoter
Argomenti: Psicologia clinica, psicoterapia, psichiatria, psicopedagogia
La prospettiva relazionale in psicoterapia deve molto al concetto di paradosso, che è stato preso a prestito dalla logica ma ha trovato nella dimensione pragmatica dei modelli interattivi umani una posizione di notevole rilievo.
Bianca e Giacomo sono sposati da qualche anno. Una sera, prima di andare a letto, Giacomo dice: « Bianca, ho voglia di fare l’amore. » Ma Bianca, forse per stanchezza, risponde: « Io non ne ho voglia. » Giacomo è sorpreso, poi dice: « Ma tu “devi” averne voglia!» Giacomo considera il desiderio (che non può essere che spontaneo) una sorta di obbligo, qualcosa che deve esserci “sempre”. Se Bianca attribuisce alle parole del marito il senso di un’affermazione categorica che può mettere in discussione tutta la loro vita sessuale, il suo comportamento in quest’area ne risulterà condizionato, e potrà formarsi un circolo vizioso paradossale che coinvolgerà entrambi. Infatti se Bianca proverà desiderio, avendo assunto come assoluta l’affermazione di Giacomo, penserà che ciò avviene in risposta alla sua richiesta; ma per soddisfare tale richiesta il suo desiderio dovrebbe essere spontaneo. E Giacomo non sarà più in grado di distinguere se Bianca fa l’amore con lui perché lo desidera o perché lui glielo ha chiesto. E a partire da questa situazione che il terapeuta familiare imposta il suo intervento.
A più di trent’anni da quando per la prima volta venne preso in considerazione da Gregory Bateson e dal gruppo di Palo Alto come possibile agente di relazioni patologiche nella famiglia dello schizofrenico, oggi il paradosso viene riconosciuto e ridiscusso con rinnovato interesse come la modalità di interazione più generalmente nota e originale che la prospettiva relazionale sia riuscita a individuare. Inoltre, il « paradosso terapeutico», che si contrappone al « paradosso patogeno», è lo strumento più utilizzato nella terapia della famiglia.
Gli autori ripercorrono la storia del paradosso, dalle origini nella filosofia greca fino alla logica moderna (Wittgenstein, Russell, Gódel). Precisano e ridefiniscono il paradosso nelle relazioni familiari e la natura del « paradosso terapeutico ». Nella seconda parte del volume, attraverso efficaci illustrazioni cliniche, offrono al terapeuta una guida per la costruzione degli interventi paradossali e spunti di riflessione critica sulle indicazioni e controindicazioni di questa forma di terapia.
Terapia Relazionale. Le tecniche e i terapeuti
Autori e curatori: Camillo Loriedo
Collana: Psiche e coscienza
Pagine: 208
L’autore prende in esame tutti gli elementi del processo terapeutico che deriva dalla prospettiva teorica relazionale.
Dopo una descrizione sistematica degli stili terapeutici e delle strategie di intervento delle figure più rappresentative nel campo della terapia relazionale, vengono analizzati i problemi tecnici e personali del terapeuta che interviene nella famiglia, nelle istituzioni e nella rete sociale.
Altre pubblicazioni
- Psicoterapia Relazionale
A cura di G. VELLA, Masson, 1984. - Né con te né senza di te. La coppia in stallo
A cura di G. VELLA e D. SOLFAROLI CAMILLOCCI, Pensiero Scientifico, 1992. - Psicoterapia relazionale. L’uomo e la società
A cura di G. VELLA, Bulzoni, 1981. - Le prospettive relazionali nelle istituzioni e nei servizi territoriali
A cura di LUPOI S., DE FRANCISCI A., ANGIOLARI C., Masson, 1985. - Il bambino e i suoi sistemi
A cura di LORIEDO C., BIANCHI DI CASTELBIANCO A., Kappa, 1990. - Il terapeuta relazionale e i suoi problemi
A cura di LORIEDO C., DE FRANCISCI A., Centro per la Psicoterapia della Coppia e della Famiglia, 1985. - Atti del Congresso Internazionale di Ipnosi e Terapia della Famiglia
A cura di LORIEDO C., ANGIOLARI C., MARTINI L., L’Antologia, 1987. - Strategie e stratagemmi della psicoterapia
A cura di LORIEDO C., NARDONE G., WATZLAWICK P., ZEIG J.K., F. Angeli, 2002.