Disturbi della differenziazione sessuale (DSD)

Anna Maria Rapone
Premesse teorico cliniche sull’area di interesse:
I DSD (o DSS) sono Patologie nelle quali vi è un anomalo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o fenotipico (1/4.500 nati vivi). Molte sono le varianti, e non sempre la valutazione viene effettuata alla nascita, ma spesso in pubertà o a causa di condizione di infertilità.
Le Linee Guida internazionali indicano comunque la valutazione di un neonato con sospetta ambiguità dei genitali quale emergenza sia medica che psicologica e danno come indicazione quella dell’approccio multidisciplinare, vista la complessità della condizione.
Nelle forme più gravi, i soggetti possono avere problematiche legate all’assegnazione del sesso alla nascita.
Finalità dell’area di interesse (obiettivi):
Prevenzione, cura e riabilitazione dei Disturbi della Differenziazione Sessuale (DSD) attraverso un approccio multidisciplinare integrato (Genetista, Endocrinologo, Chirurgo, Psicologo-Psicoterapeuta).
Importante l’approccio multidisciplinare che ha come obiettivo: risoluzione delle problematiche funzionale, sessuale, ed estetica (per ripristinare una condizione la più vicina possibile alla normalità, per sventare qualsiasi rischio), scongiurare (prevenire) un disturbo della identità di genere (DIG); scongiurare (prevenire) una ri-assegnazione.
Possibili applicazioni e/o popolazioni cliniche interessate:
Valutazione Psicodiagnostica, Psicoterapia familiare, Psicoterapia di Coppia, Psicoterapia Individuale, Supporto alla Genitorialità, Psicoterapia di Gruppo, Gruppi Tematici, Gruppi di Parola; Gruppo di Sostegno Psicologico alla Genitorialità, Attività di Supervisione, Attività di Formazione Permanente, Consulenze Peritali.